Esercizi - Orfeo
Tipi di versi: endecasillabi, settenari o ottonari.
Attenzione all'accento finale.
1. I' son contento che a sì dolce plettro
s'inchini la potenza del mio scettro.
2. Oimè, che 'l troppo amore
n'ha disfatti ambendua.
3. Ben tendo a te le braccia, ma non vale,
ché 'ndrieto son tirata. Orfeo mie, vale!
4. Or vadi e biasimi la teda legittima!
Euoè Bacco! accepta questa vittima!
5. Gli è del vino ancor per ti,
lascia bevere inprima a me.
6. I' mi moro già di sonno:
son io ebria, o sì o no?
7. Questo monte gira intorno,
e 'l cervello a spasso va.
8. Ognun facci come io fo:
ognun succi come me!
Tipi di versi: endecasillabi, settenari o ottonari.
1. I' son contento che a sì dolce plettro → endecasillabi
s'inchini la potenza del mio scettro.
2. Oimè, che 'l troppo amore → settenari
n'ha disfatti ambendua.
3. Ben tendo a te le braccia, ma non vale, → endecasillabi
ché 'ndrieto son tirata. Orfeo mie, vale!
4. Or vadi e biasimi la teda legittima! → endecasillabi
Euoè Bacco! accepta questa vittima!
5. Gli è del vino ancor per ti, → settenari
lascia bevere inprima a me.
6. I' mi moro già di sonno: → ottonari +
son io ebria, o sì o no? settenari
7. Questo monte gira intorno, → ottonari +
e 'l cervello a spasso va. settenari
8. Ognun facci come io fo: → settenari
ognun succi come me!
Sono possibili una, due o tre risposte giuste. Attenzione ad accenti o apostrofi dovuti a elisione o apocope:
- vo`: vado; voglio; vostro;
- i’: lui; io; il;
- sì: si (pron. riflessivo); se; così;
- son; suono; sono (v. essere); siamo (v. essere);
- co’: con; così; come;
- ‘l: all’; lo (pronome); il (art.);
- ché: il quale; perché; finché;
- moro: scuro (agg.); muoio (v. morire); morirò (v. morire);
- ponno: peso (sost.); pongo (v. porre); possono (v. potere);
- dì: giorno; di (prepos.); di (v. dire imperativo);
- se’: se (congiunz.) sei (2°pers. v. essere); sei (numero); se stesso;
- né: neppure; n’è; ne (partitivo);
1. Ben tendo a te le braccia, a. ma non vale,
2. ché 'ndrieto son tirata. b. Orfeo mie, vale!
1. Più non venire avanti, a.Tuo legge è ferma.
2. vano el pianto e 'l dolor. b. anzi 'l piè ferma
3 Quant'è misero l'huom c. ch'al vento foglia
4 Ché sempre è più leggier d. che cangia voglia
1. O come potrò mai a. el mio mortale affanno?
2 ch'i' sempre pianga b. el feminil consorzio.
3 conforto e' maritati c. a far divorzio,
4 e ciascun fugga d. lacrimar tanto
1. Ben tendo a te le braccia, b. Orfeo mie, vale!
2. ché 'ndrieto son tirata. a. ma non vale,
1. Più non venire avanti, b. anzi 'l piè ferma
2. vano el pianto e 'l dolor. a. Tuo legge è ferma.
3 Quant'è misero l'huom d. che cangia voglia
4 Ché sempre è più leggier c. ch'al vento foglia
1. O come potrò mai d. lacrimar tanto
2 ch'i' sempre pianga a. el mio mortale affanno?
3 conforto e' maritati c. a far divorzio,
4 e ciascun fugga b. el feminil consorzio
- Ecco ch'i' ti son tolta a gran furore, / né sono ormai più tua.
- I' son contento che a sì dolce plettro / s'inchini la potenza del mio scettro.
- Ben tendo a te le braccia, ma non vale, / ché 'ndrieto son tirata. Orfeo mie, vale!
- Starommi mesto e sconsolato in pianto / per fin ch'e'cieli in vita mi terranno:
- O, o, facciam che pena el tristo porte! / O, o, caviangli il cor del petto fora!
- Non sie chi mai di donna mi favelli, / po' che mort'è colei ch'ebbe 'l mio core
- Euridice: Ecco ch'i' ti son tolta a gran furore, / né sono ormai più tua.
- Pluto: I' son contento che a sì dolce plettro / s'inchini la potenza del mio scettro.
- Euridice: Ben tendo a te le braccia, ma non vale, / ché 'ndrieto son tirata. Orfeo mie, vale!
- Orfeo: Starommi mesto e sconsolato in pianto / per fin ch'e'cieli in vita mi terranno:
- Baccanti: O, o, facciam che pena el tristo porte! / O, o, caviangli il cor del petto fora!
- Orfeo: Non sie chi mai di donna mi favelli, / po' che mort'è colei ch'ebbe 'l mio core.