Poesia e Musica
Fin dalle origini della letteratura italiana è usuale la combinazione di parole e musica, come nel caso della poesia religiosa (San Francesco).
Alcuni tipi di composizione poetica popolareggiante potevano essere tradizionalmente accompagnati dalla musica: la canzone a ballo o ballata, la canzonetta, l’ode canzonetta, lo strambotto. Il madrigale ha una grandissima fortuna nel ‘500 e ‘600: versi di poeti famosi (Tasso, Guarini) vengono accompagnati dalla musica di grandi compositori (Monteverdi, Gesualdo).
Nel teatro rinascimentale tra un atto e l’altro potevano esserci degli intermezzi musicali con canti e balli, per esempio nell’Orfeo (1480) di Poliziano.
Alla fine del ‘500 si sviluppa il melodramma: i centri della sua diffusione sono Firenze, Roma, Venezia, Napoli e la corte di Mantova. Il genere raggiunge l’apice nel ‘700 con Metastasio e Apostolo Zeno, alla corte di Vienna. Accanto a temi classici e storici si fa largo il genere del dramma giocoso o opera buffa che culmina nella coppia Mozart/Da Ponte. Il testo letterario, scritto appositamente per l’opera in musica, viene chiamato libretto (qui informazioni e testi sui libretti d'opera). L’opera lirica, in cui la musica sembra prendere il sopravvento sulla parola, avrà massima fioritura nell’800.
Links nel glossario: canzonetta, madrigale, melodramma, rima, strofa.