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Opera

Il Canzoniere è una raccolta di rime a cui Petrarca lavorò fino alla morte. L’ordine dei 366 componimenti poetici non rispecchia quello della composizione. Petrarca li rimaneggiò e ristrutturò in un canzoniere, una raccolta cioè organica con una successione non casuale di poesie. La figura ispiratrice al centro dell’opera è Laura, la donna incontrata dal poeta nel 1327 ad Avignone e da lui subito amata, fino ed oltre la morte di lei, avvenuta nel corso dell’epidemia di peste nel 1348.

Il Canzoniere si suddivide in due parti; le rime in vita (263) e le rime in morte (103) di Laura. Numerose sono le allusioni ai classici latini, fra i quali Ovidio, Orazio e Virgilio. Alla base di queste riprese c’è il concetto di imitatio, particolarmente vivo nel Medioevo e nell’Umanesimo. Naturalmente nel Canzoniere Petrarca si misura anche con la lirica provenzale, Dante e lo Stilnovo. Il Canzoniere si affermerà come modello linguistico per la lirica dei secoli successivi. Si parla appunto di petrarchismo per quei poeti che nel ‘500 imiteranno il suo stile (vedi i sonetti.di Gaspara Stampa).

Metrica: Rime prevalentemente nel metro del sonetto (317) e della canzone (29), inoltre 9 sestine, 7 ballate e 4 madrigali.

Qui di seguito, 1, 16 e 134 sono sonetti, 129 è una canzone. Lo schema metrico dei sonetti 1 e 16 è: ABBA ABBA CDE CDE. Le due quartine a rima incrociata e le due terzine a rima replicata costituiscono uno schema metrico molto diffuso nei sonetti. Il sonetto 134 presenta ABAB ABAB CDE CDE, con le quartine a rima alternata. Lo schema metrico della canzone 129 è ABCABCcDEeDFF, più il congedo aBCcBDD (le lettere minuscole indicano i settenari).

Edizione: Sono pervenuti fino a noi due codici, uno redatto da un copista sotto la supervisione di Petrarca stesso e in parte di mano del Petrarca, l’altro, con una redazione anteriore dell’opera, interamente autografo: il Vaticano Latino 3195 e il Vat. Lat. 3196. La prima edizione a stampa del Canzoniere è quella del 1470 di Vindelino da Spira, stampatore di origine tedesca stabilitosi a Venezia. Importante per la storia della lingua italiana è l’edizione curata da Pietro Bembo e pubblicata per i tipi di Aldo Manuzio a Venezia nel 1501. Bembo fissa qui dei criteri normativi, grammaticali e grafici che si affermeranno poi con autorità nell’italiano letterario. Privilegia certe forme rispetto ad altre nella coniugazione dei verbi, stabilisce norme per l’articolo, i dittonghi. Introduce l’apostrofo e sviluppa la punteggiatura; reintegra l’h in lemmi di origine latina (honoretrahendohuom) come pure la congiunzione et al posto di eL'edizione qui riprodotta è quella curata da Gianfranco Contini, Einaudi, 1964 riprodotto nella bilioteca digitale liber liber.

Links: Sito in inglese con testo a fronte del Canzoniere, le edizioni del Canzoniere, commento all'opera.