Opera - Operette morali
Le Operette morali sono una raccolta di dialoghi filosofici sul modello dei classici greci e latini, come testimonia il titolo stesso, coniato sul tipo Opuscula moralia o Parva moralia, a cui si aggiungono alcuni frammenti e brevi trattati. In chiave satirica Leopardi enunciò nelle Operette la sua visione di una filosofia informata sia alla cultura classica che al pensiero illuminista. Alcune delle operette hanno un carattere apertamente polemico, altre sono più ‘dottrinali’. La raccolta si apre con una favola mitologica, la Storia del genere umano, e si chiude con il Dialogo di Tristano e di un amico, che rappresenta sia dal punto di vista dei contenuti che dello stile un compendio dell’intera opera e uno dei momenti più intensi del pessimismo leopardiano. Le prime venti Operette, scritte tra il 1820 e il 1824, furono pubblicate nel 1827 dall’editore milanese Stella. Nel 1832 Leopardi compose altri due dialoghi (Il dialogo di un venditore di almanacchi e di un passaggere e il Dialogo di Tristano e di un amico) che furono accolti nell’edizione fiorentina del 1834. Il testo completo delle Operette Morali fu pubblicato postumo nel 1845, a cura dell’amico Antonio Ranieri presso l’editore fiorentino Le Monnier.
Osservazioni linguistiche: elegante e ispirata sia ai classici latini che ai trattatisti del Cinquecento, la lingua delle Operette corrisponde all’aspirazione di Leopardi a una prosa “né familiare né antica, ma elegante in generale, nobile, maestosa distinta affatto dal dir comune”, secondo le parole del suo Zibaldone di pensieri. La preziosità e sentenziosità di molte operette non caratterizza però il Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere, improntato a un evidente mimetismo e cadenzato dal ritmo secco e vivace delle battute dei due protagonisti.
Edizione: il testo segue l’edizione: Leopardi,Tutte le opere, vol. I, a cura di Walter Binni, Sansoni Editore, Firenze 1969, nella trascrizione della biblioteca telematica bibliotecaitaliana.it.
Link: in rete si può consultare una pagina sulla concezione della morte nelle Operette. Il testo di alcuni Dialoghi e Canti si può ascoltare in rete nell'interpretazione di Claudio Carini.